La natura umana dei pappagallini si nota con tutta evidenza nelle relazioni amorose
THE HUMAN NATURE OF THE BUDGERIGARS IS CLEARLY SEEN IN THE LOVE RELATIONS
У ПОПУГАЙЧИКОВ ТАКАЯ ЖЕ ДУША, ТАКИЕ ЖЕ ЖЕЛАНИЯ, ТАКИЕ ЖЕ НУЖДЫ И ТАКОЙ
ЖЕ ПОВЕДЕНИЕ КАК У ЧЕЛОВЕКА, И ЭТО ОСОБЕННО ЧЁТКО ПРОЯВЛЯЕТСЯ В
ЛЮБОВНЫХ ОТНОШЕНИЯХ
Non solo. Anche nella maternità. Vorrei far conoscere questa storia: il mio Nino, pulletto di più di sei mesi, si ruppe una zampina e fu steccato dal veterinario. Doveva stare nella scatolina dei biscotti con la zampina stesa fuori dal bordo. Non voleva più mangiare, non alzava la testa, non si muoveva. La mamma, che non lo imbeccava più da mesi, andò da lui e infilò la testa sotto quella del suo piccolo per sollevarla, più e più volte. Poi passò a nutrirlo e coccolarlo come un pullo di pochi giorni. Lo salvò lei. Quando tempo dopo la mamma rimase paralizzata per metà corpo, Nino le portava l'acqua e il cibo, la puliva e la baciava. Quand'è morta, lui si è messo in un angolo e ha girato la schiena in silenzio per settimane. Hanno sentimenti ed emozioni simili ai nostri e farli soffrire è moralmene inaccetabile.
Sì, è un tema estremamente complesso... Purtroppo, queste minuscole creature sono generalmente molto sottovalutate e primitivizzate. La storia di Suoi pappagallini è veramente toccante, spero che Nino si è ripreso. Anni fa, mi è capitato un caso simile tra due sorelle che si odiavano per gelosia e si picchiavano in continuazione - una delle due si era picchiata fortemente con un'altra pappagallina, facendosi danni corporei seri, ci voleva un intervento chirurgico però il veterinario non era disponibile a causa delle festività e questa pappagallina si stava spegnendo pian-pianino. La sorella aveva dimenticato di ogni conflitto e le portava da bere e da mangiare, le strappava piumette per farla riprendere sensi, ha voluto stare nella stessa gabbietta infermieristica e la imbeccava, fino alla morte... dopo la morte la cercava... non ha fatto lungo lutto perché aveva fidanzato e attività comuni nello stormo... però chi sa cosa sentiva nell'anima e per quanto tempo...
Non solo. Anche nella maternità.
RispondiEliminaVorrei far conoscere questa storia: il mio Nino, pulletto di più di sei mesi, si ruppe una zampina e fu steccato dal veterinario.
Doveva stare nella scatolina dei biscotti con la zampina stesa fuori dal bordo. Non voleva più mangiare, non alzava la testa, non si muoveva.
La mamma, che non lo imbeccava più da mesi, andò da lui e infilò la testa sotto quella del suo piccolo per sollevarla, più e più volte. Poi passò a nutrirlo e coccolarlo come un pullo di pochi giorni. Lo salvò lei.
Quando tempo dopo la mamma rimase paralizzata per metà corpo, Nino le portava l'acqua e il cibo, la puliva e la baciava. Quand'è morta, lui si è messo in un angolo e ha girato la schiena in silenzio per settimane.
Hanno sentimenti ed emozioni simili ai nostri e farli soffrire è moralmene inaccetabile.
Sì, è un tema estremamente complesso... Purtroppo, queste minuscole creature sono generalmente molto sottovalutate e primitivizzate. La storia di Suoi pappagallini è veramente toccante, spero che Nino si è ripreso. Anni fa, mi è capitato un caso simile tra due sorelle che si odiavano per gelosia e si picchiavano in continuazione - una delle due si era picchiata fortemente con un'altra pappagallina, facendosi danni corporei seri, ci voleva un intervento chirurgico però il veterinario non era disponibile a causa delle festività e questa pappagallina si stava spegnendo pian-pianino. La sorella aveva dimenticato di ogni conflitto e le portava da bere e da mangiare, le strappava piumette per farla riprendere sensi, ha voluto stare nella stessa gabbietta infermieristica e la imbeccava, fino alla morte... dopo la morte la cercava... non ha fatto lungo lutto perché aveva fidanzato e attività comuni nello stormo... però chi sa cosa sentiva nell'anima e per quanto tempo...
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